L'educatore Freire e il bambino Paulo. I paesaggi tropicali che disegnano Recife, città del nordest del Brasile dove Paulo nacque nel 1921, cent’anni fa. Recife, dove la povertà, la miseria ma anche la creatività di un popolo sono parte della storia di un Paese – il Brasile –frutto di secoli di depredazione, di una violentissima colonizzazione che ha creato e riprodotto colonizzazioni e violenze interne, anche alle singole coscienze. Un sistema che fino ad oggi pone piccola parte della popolazione nel privilegio degli “oppressori” e la maggioranza nell’indigenza degli “oppressi”. Questa realtà era letta da Paulo fin dall’infanzia, dall’ombra di un albero di mango.

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