di Valentina de Poli | Paperino ha sempre avuto la musica nelle piume, sin dalla storia "Paperino Musicista" del grande Carl Barks. Era il 1947. Ma mai e poi mai avremmo pensato di vedere un artista come Vasco Rossi in versione papera. E invece è successo! Nel 2010, grazie alla complicità di Zio Paperone, in una storia scritta da Fausto Vitaliano e disegnata da Giorgio Cavazzano. Se il numero con Papertotti aveva scatenato chiacchiere da metropolitana, con Vasco siamo di fronte alla prima vera mobilitazione del popolo della rete, il popolo del Komandante. La combriccola del Blasco mandò alle stelle le vendite di quel numero del Topo, con una storia che in molti hanno visto come profetica. Perché? Ascoltate e lo scoprirete. Vasco nei panni di un papero ha segnato la prima volta in cui in redazione si è manifestato il potere della rete, un’esperienza entusiasmante. Solo pochi anni dopo Valentina si sarebbe trovata, invece, impigliata in quella rete tanto potente, con una penosa vicenda da “gogna mediatica” sui social. Non sia mai che si tratti con leggerezza il sacro mondo del pallone! Per fortuna il mondo della musica è tutta un'altra cosa, e negli anni si sono avvicendati molti artisti nelle storie con Paperino, fieri di comunicare attraverso un tweet il loro ingresso a Paperopoli, vissuto come un premio: dopo Vasco - che ha dato vita anche alla prima intervista a fumetti attraverso il ‘graphic journalism’ - sono arrivati Jovanotti, Tiziano Ferro, Laura Pausini, ma anche Stefano Bollani e Roberto Bolle. E poi, chissà come mai, una delle storie più attese dell’anno è sempre quella dedicata al festival di Sanremo.

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