“Salvatore Iaconesi è un essere umano irripetibile, un artista integrale che incarna nella sua pelle connessa e sensibile la coesistenza fra l’arte e la scienza, la poetica e i dati. E chiunque abbia conosciuto, amato e compreso almeno un po’ Salvatore, sa che la commemorazione e basta non fa per lui: l’unico modo che abbiamo di ricordarlo è continuare a far accadere, tramandando e reinterpretando quello stile, quel pensiero, le opere e i frammenti che ci ha lasciato, per comporli e ricomporli in nuove concatenazioni. Salvatore non ha mai creduto nei supereroi, ma nel codice aperto” queste sono le parole di Oriana Persico e questa potrebbe sembrare una pillola triste ma non lo è.  Non dimenticheremo il coraggio di meravigliarsi, di donarsi, di contribuire e diventare contributo, l’immaginazione, la ricerca, la capacità di sorprendersi e il desiderio di condividere il sapere.  Sal, So Long and thanks for all the fish. Questo episodio è una pillola, la numero 24. Buon ascolto con: “Il corpo, Open Source”.

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