Ilaria Tuti è nota per i suoi thriller con protagonista Teresa Battaglia, la commissaria affetta da Alzheimer comparsa per la prima volta in "Fiori sopra l'inferno", ma è anche nota per i suoi romanzi ispirati a fatti storici come "Fiore di roccia". La scrittrice ha messo insieme queste due anime narrative costruendo un thriller ambientato nel '44, durante Fascismo e Nazismo, riprendendo fatti realmente accaduti. Da una parte c'è Johann, medico forense deportato a Dachau per aver criticato il Reich, che viene trasferito in uno dei quartier generali di Hitler con un compito: analizzare il cadavere di un ufficiale delle SS per capire se si tratti di suicidio o omicidio. Dall'altra parte c'è Ada, figlia di Johann, anche lei medico che non vede il padre da quando è stato deportato: lei indaga sul caso di una ragazza torturata e lasciata quasi in fin di vita davanti alla Risiera di San Sabba a Trieste. 

Nella seconda parte parliamo del Nobel per la letteratura, assegnato il 10 ottobre alla scrittrice sudcoreana Han Kang. I traumi e la violenza sono spesso al centro della sua narrativa, come accade nel suo romanzo più famoso "La vegetariana" (Adelphi) pubblicato a livello internazionale nel 2016, dieci anni dopo la pubblicazione in patria. "La vegetariana" è un romanzo intenso, crudo, a tratti disturbante. La protagonista è una donna che, dopo aver fatto uno strano sogno, decide di non mangiare più carne e poi lentamente tutti gli altri alimenti come forma di protesta contro la violenza del mondo, fino a voler diventare un albero. L'intervista era stata realizzata nel 2016 in occasione dell'uscita del romanzo. 

Podden och tillhörande omslagsbild på den här sidan tillhör Radio 24. Innehållet i podden är skapat av Radio 24 och inte av, eller tillsammans med, Poddtoppen.